Il "Premio Epizephiry per la musica 2012" è stato assegnato, da Azulejos International, al cantautore BUNGARO.
Il Premio verrà consegnato il 21 Luglio durante la serata finale di Epizephiry Festival 2012.
Bungaro |
Quando si dice “Bungaro”
viene spontaneo dire “Il Guardastelle” e immediatamente nel pensiero si
diffonde la dolce musica e le poetiche parole che sancirono il successo di questo cantautore al Festival di Sanremo del 2004.
Commettiamo errore se pensiamo che Bungaro, all’anagrafe Antonio Calò nato a
Brindisi nel 1964, sia artisticamente così “giovane”. In realtà l’esordio è
datato 1988, sempre Sanremo, con il brano Sarà
forte, col quale vinse il premio della critica e in cui cantava “Arriverà quest’aria indiana che ci sorprenderà con le nostre
bianche scarpe da tennis dentro maglioni extra-large”, una
fotografia del trend dei giovani degli anni ’80. E’ da qui che parte la
carriera di questo delicato cantautore che riesce ad accarezzare il pensiero
musicale del suo pubblico, conducendolo ad emozioni inaspettate. Seguono, negli
anni, diversi premi: della critica Mia Martini
a Sanremo come autore nel ’98 e nel 2003; vincitore di Un disco per l’estate
nel 1993 con il brano Ci perdiamo in tanti,
e del premio Rino Gaetano nel 1994, con l’album Tutto
d’un fiato; il premio Ischia
Music and Film Award per la colonna sonora del film Io no di Ricky Tognazzi; con Guardastelle vince il Premio
Lunezia nel 2004, perché è realtà quando
“E ho fantasia e posso anche volare. La fantasia, lo sai, ti fa volare”.
Altri successi arrivano come autore di Ornella Vanoni, di Grazia di Michele,
Gianni Morandi, tanti altri interpreti già affermati. A lui si deve anche il
successo di molti giovani protagonisti dei nuovi talent
show: in Amici 7 del 2008, per Roberta Bonanno scrive il brano L’ultima bugia; nell’edizione del 2009 è Valero Scanu a
cantare Ricordati di noi, col quale si
piazza in alta classifica, pur se inserito nella colonna sonora del film Amore 14 di Moccia; nel 2009 è Marco Mengoni ad X
Factor a trionfare con il brano Dove si vola; nell’ultimo
Sanremo tocca a Giusy Ferreri godere del successo con Il mare immenso. Due anni fa, a gennaio del 2010, è
uscito il suo ultimo album intitolato Arte,
dove troviamo anche la partecipazione di Fiorella Mannoia, Omar Sosa, Lucilla
Galeazzi. Di questo nuovo lavoro, il singolo più suonato nelle radio è stato Se rinasco, una dichiarazione di consapevole maturità
nascosta tra le parole “Le mie e le tue gambe
conoscono il passo l’amore cammina e ci rende più sani. Se rinasco ti sposo
ogni volta che posso”. Il mio preferito però, è il brano che dà il
titolo all’intero lavoro, Arte , dove
insieme a Paula Morelenbaum, tra note softjazz e melodia di natura brasiliana,
si ha conferma della straordinarietà del nostro Guardastelle preferito: “Cosa
provo quando sono di fronte ad un’opera d’arte? …Uno sbilanciamento, un senso
di vuoto, di bellezza bruciante che non passa mai. Perché siamo colori, perché
siamo paesaggi”. E’ l’Arte di Bungaro. (Mara Rechichi)
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