lunedì 20 febbraio 2012

Premio Epizephiry 2012 per la musica

Il "Premio Epizephiry per la musica 2012" è stato assegnato, da Azulejos International, al cantautore BUNGARO.
Il Premio verrà consegnato il 21 Luglio durante la serata finale di Epizephiry Festival 2012.
Bungaro
Quando si dice “Bungaro” viene spontaneo dire “Il Guardastelle” e immediatamente nel pensiero si diffonde la dolce musica e le poetiche parole che sancirono il successo di questo cantautore al Festival di Sanremo del 2004. Commettiamo errore se pensiamo che Bungaro, all’anagrafe Antonio Calò nato a Brindisi nel 1964, sia artisticamente così “giovane”. In realtà l’esordio è datato 1988, sempre Sanremo, con il brano Sarà forte, col quale vinse il premio della critica e in cui cantava “Arriverà quest’aria indiana che ci sorprenderà con le nostre bianche scarpe da tennis dentro maglioni extra-large”, una fotografia del trend dei giovani degli anni ’80. E’ da qui che parte la carriera di questo delicato cantautore che riesce ad accarezzare il pensiero musicale del suo pubblico, conducendolo ad emozioni inaspettate. Seguono, negli anni, diversi premi: della critica Mia Martini a Sanremo come autore nel ’98 e nel 2003; vincitore di Un disco per l’estate nel 1993 con il brano Ci perdiamo in tanti, e del premio Rino Gaetano nel 1994, con l’album Tutto d’un fiato; il premio Ischia Music and Film Award per la colonna sonora del film Io no di Ricky Tognazzi; con Guardastelle vince il Premio Lunezia nel 2004, perché è realtà quando “E ho fantasia e posso anche volare. La fantasia, lo sai, ti fa volare”. Altri successi arrivano come autore di Ornella Vanoni, di Grazia di Michele, Gianni Morandi, tanti altri interpreti già affermati. A lui si deve anche il successo di molti giovani protagonisti dei nuovi talent show: in Amici 7 del 2008, per Roberta Bonanno scrive il brano L’ultima bugia; nell’edizione del 2009 è Valero Scanu a cantare Ricordati di noi, col quale si piazza in alta classifica, pur se inserito nella colonna sonora del film Amore 14 di Moccia; nel 2009 è Marco Mengoni ad X Factor a trionfare con il brano Dove si vola; nell’ultimo Sanremo tocca a Giusy Ferreri godere del successo con Il mare immenso. Due anni fa, a gennaio del 2010, è uscito il suo ultimo album intitolato Arte, dove troviamo anche la partecipazione di Fiorella Mannoia, Omar Sosa, Lucilla Galeazzi. Di questo nuovo lavoro, il singolo più suonato nelle radio è stato Se rinasco, una dichiarazione di consapevole maturità nascosta tra le parole “Le mie e le tue gambe conoscono il passo l’amore cammina e ci rende più sani. Se rinasco ti sposo ogni volta che posso”. Il mio preferito però, è il brano che dà il titolo all’intero lavoro, Arte , dove insieme a Paula Morelenbaum, tra note softjazz e melodia di natura brasiliana, si ha conferma della straordinarietà del nostro Guardastelle preferito: “Cosa provo quando sono di fronte ad un’opera d’arte? …Uno sbilanciamento, un senso di vuoto, di bellezza bruciante che non passa mai. Perché siamo colori, perché siamo paesaggi”. E’ l’Arte di Bungaro. (Mara Rechichi)